Terapie odontoiatriche per disabili
Uno studio dentistico all'avanguardia deve possedere a regime tutta la strumentazione valida, sanificata secondo le Norme di Legge, oltre ad un team di medici e tecnici specializzati che possano eseguire le operazioni necessarie in modo eccellente.
Ma nel momento in cui, questo corpo di professionisti, si trova davanti la necessità di impartire delle prestazioni sanitarie ad un paziente poco collaborativo: come muoversi?
Nel dettaglio, ad esempio, vi sono forme di disabilità che, accompagnate anche da una paura più generale della figura del dentista, possono rendere l'incontro fra medico e paziente davvero difficoltoso.
Vi sono però, delle risoluzioni valide che, nel tempo, sono state frutto di esperienze formanti in ambito sia puramente tecnico, sia dal punto di vista umano.
La prima situazione da risolvere è quella relativa all'accesso: l'eliminazione completa di qualsiasi barriera architettonica è fondamentale, per garantire un ingresso agevole a tutti coloro che, in autonomia oppure no, debbano usufruire delle prestazioni dentistiche.
Anche l'accoglienza dev'essere gestita con cautela: sarà compito del personale specializzato ridurre le tempistiche di attesa, così che non subentri la stanchezza da parte del disabile, oppure fornire l'intrattenimento necessario per lo stesso.
Le misure atte ad intrattenere il paziente, devono proseguire anche durante la visita o l'esecuzione delle operazioni necessarie, se giovano allo stesso e se velocizzano il tutto: mettendo a disposizione visori, cuffie auricolari o dispositivi tecnologici che rappresentano una distrazione per il paziente, il medico avrà la possibilità di accelerare i propri doveri.
Un altro punto importante, in realtà, riguarda proprio il fatto che il dentista possa essere rapido nell'esecuzione delle terapie concordate e che queste possano essere il meno invasive possibili: si deve preferire, sempre dopo aver preventivamente concordato con chi di dovere, le tecniche che sfruttano il sistema laser alla chirurgia che predispone l'uso di strumentazione più disagevole. Questo avviene perché, sempre in modo compatibile con i trattamenti da effettuare, si devono minimizzare sia i tempi sia le sensazioni dolorose che potrebbero predisporre il paziente al cattivo umore.
Anche l'ambiente ha un ruolo fondamentale: utilizzando dei profumatori per ambienti a base di lavanda o di altre piante aromatiche che predispongono al rilassamento, si genera un meccanismo di piacere nel paziente, eliminando completamente quell'odore di agenti sanificatori che troppo spesso si sentono negli studi dentistici e che possono infastidire la clientela tutta.
Nel più estremo, in cui le risoluzioni fino ad ora descritte non si dimostrino efficaci nel trattamento di pazienti disabili, ed essi proprio non vogliano collaborare in alcun modo, si può optare per la sedazione generale, così da non metterli a disagio e, contemporaneamente, riuscire nell'intento.
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